Aumentano le morti per overdose nelle Marche, gli stranieri sono quasi la metà dei denunciati


Posted August 20, 2020 by comunicatifirenze

Nel 2019 la droga ha mietuto il 30% di vittime in più rispetto all’anno precedente, e il 43% delle persone denunciate per reati legati alla droga è di nazionalità straniera.

 
Un aumento del 30% rispetto al 2018 delle morti per overdose nella regione Marche non può passare inosservato: le autorità regionali devono reagire e rafforzare il contrasto ma soprattutto la prevenzione. Se un ragazzo arriva all’overdose, significa che ha alle spalle un percorso fatto di droghe “leggere” che lo ha portato successivamente ad abusare di stupefacenti ancora più dannosi e, troppo spesso, letali.
In particolare fanno impressione l’aumento del 406% dei sequestri di droghe sintetiche, e del 122% dei sequestri di marijuana. La maggior parte dei giovani iniziano il loro percorso con le sostanze tossiche proprio con questi due tipi di droghe: le nuove sintetiche (spesso acquistate su Internet) e la marijuana a cui vengono iniziati in genere dagli amici che ne fanno già uso.
L’uso di queste droghe, erroneamente definite leggere, porta all’assuefazione e al bisogno di droghe più forti: lo sballo della marijuana, ad esempio, scema via via che se ne fa uso dato che il corposi abitua. Servono quindi dosi sempre maggiori o qualità di marijuana con più alte concentrazioni di THC (l’allucinogeno contenuto nella cannabis). Nel momento in cui si è dipendenti e difficilmente si riesce a fere a meno di quel tipo di droga, se un amico propone la coca o la marijuana, molti giovani cadranno nell’errore fatale di provarle. Una parte di loro ci rimetterà le penne, questo ormai è noto da decenni.
Il fatto poi che quasi la metà degli attori coinvolti nello spaccio sia composto da stranieri (che non superano il 10% della popolazione) deve far riflettere, dato che le politiche di integrazione devono necessariamente includere anche la prevenzione alla droga. Se non ci si occupa di questa situazione delicata e scocciante, non solo il sentimento xenofobo è destinato ad aumentare, ma chi ci rimetterà alla fine saranno proprio i giovani che si ritroveranno a vivere in una società multietnica ma sempre più dominata dalla cultura della morte e della droga.
“Un Mondo Libero dalla Droga” è un’associazione internazionale che si batte per ottenere una società nel quale la droga e l’alcool non costituiscano più una piaga sociale. I volontari dell’associazione credono che un giovane informato sui pericoli degli stupefacenti possa decidere, pensando con la propria testa, di stare alla larga da qualsiasi ambiente dove si faccia uso di droga o se ne promuova l’uso. I giovani devono conoscere la dura verità: dove gira la droga, c’è spesso crimine e perversione sessuale.
Le attività di “Un Mondo Libero dalla Droga” consistono nell’andare nelle scuole e raccontare ai ragazzi la verità sulla droga: lezioni di due ore che includono video, dati scientifici, dati statistici e testimonianze. Un ragazzo informato sulla droga molto difficilmente ne diverrà schiavo. Anche da adulto, si rifiuterà di diventare un tossicodipendente di sostanze legali o illegali.
La Chiesa di Scientology sostiene la campagna di “Un Mondo libero dalla Droga” fin dalla sua fondazione. L’associazione organizza eventi pubblici e lezioni nelle scuole, per informare sugli effetti dannosi degli stupefacenti e degli psicofarmaci. A partire dal 2015 i volontari della campagna hanno tenuto lezioni a migliaia di ragazzi toscani delle scuole medie inferiori e superiori.
“L'arma più efficace nella guerra contro la droga è l'educazione.” L. Ron Hubbard
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Issued By Giovanni Trambusti
Country Italy
Categories Education , Non-profit , Society
Last Updated August 20, 2020