La “riduzione del danno” e la tossicodipendenza


Posted June 11, 2020 by comunicatifirenze

La politica della “riduzione del danno” fornisce un ambiente sicuro dove ci si possa continuare a drogarsi con meno rischi. Ma non risolve il problema della droga, anzi pare che lo aggravi e lo faccia persistere.

 
In Australia, in Canada e in alcune nazioni europee esistono i cosiddetti SIS “Safe Injection Sites” ovvero luoghi dove un tossicodipendente può iniettarsi della droga con l’assistenza di personale medico. L’idea è di avere un luogo igienico e aiuto in caso di overdose, fornire informazioni, instradare al recupero, ecc.
Lo scopo + quindi la "riduzione del danno". Nella maggior parte dei casi, il farmaco iniettato è un oppioide come l'eroina o il Fentanyl.
Ma questi servizi forniscono effettivamente un aiuto? Ecco l’esperienza del Canada, dove i SIS esistono in dal 2003. A Vancouver, una zona con forte consumo di droga, esiste un SIS di nome “Insite”, altri 25 di questi siti sono sparsi in tutto il Canada.
Di tanto in tanto, sono stati pubblicati rapporti sugli effetti positivi che queste strutture sembravano avere. Uno di questi rapporti che esamina i risultati sia dei centri canadesi che europei afferma i seguenti risultati della presenza di queste strutture:
L'immagine dipinta dalla propaganda che loda questo tipo di iniziative è drammaticamente diversa dalle analisi effettuate sulle reali conseguenze. Sebbene non vi siano stati decessi per overdose nei centri, il numero di decessi correlati alla droga nelle loro immediate vicinanze è aumentato dopo l'apertura dei siti.
Man mano che i centri entravano in funzione, iniziava a esserci una maggiore incidenza dell'uso di metanfetamine, con conseguente aumento del numero di persone nel quartiere che segnalavano problemi per comportamenti aggressivi o illeciti da parte dei tossicodipendenti che uscivano dalle strutture.
Nelle vicinanze dei siti SIS sono aumentate le chiamate alla polizia per far fronte a problemi e criminalità.
Ci sono stati problemi sostanziali con gli aghi bittati via e altri accessori per l’uso di droga nelle vicinanze.
È stato rilevato poco impegno del convincere i tossicodipendenti a disintossicarsi, e quando gli è stato consigliato, non venivano seguiti successivamente.
Addirittura, sono stati segnalati casi in cui alcuni frequentatori che non erano lì per drogarsi tramite iniezioni, sono stati istruiti all'iniezione da parte del personale.
L’idea di ridurre il danno può apparire razionale, ma la verità è che non risolve il problema della droga, semplicemente mitiga alcuni aspetti, senza però ridurre il consumo e senza ridurre le problematiche sociali delle città.
“Un Mondo Libero dalla Droga” è un’associazione internazionale che si batte per ottenere una società nel quale la droga non costituisce più una piaga sociale. Le attività di “Un Mondo Libero dalla Droga” consistono nell’andare nelle scuole e raccontare ai ragazzi la verità sulla droga: lezioni di due ore che includono video, dati scientifici, dati statistici e testimonianze. Un ragazzo informato sulla droga molto difficilmente ne diverrà schiavo. Un ragazzo informato, che pensa con la sua testa, pretenderà che gli sia dato un aiuto sincero, reale e naturale, senza ricorrere a droghe e farmaci dannosi. Anche da adulto, si rifiuterà di diventare un tossicodipendente di sostanze legali o illegali.
La Chiesa di Scientology sostiene la campagna di “Un Mondo libero dalla Droga” fin dalla sua fondazione. L’associazione organizza eventi pubblici e lezioni nelle scuole, per informare sugli effetti dannosi degli stupefacenti e degli psicofarmaci. A partire dal 2015 i volontari della campagna hanno tenuto lezioni a migliaia e migliaia di ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori.
“L'arma più efficace nella guerra contro la droga è l'educazione.” L. Ron Hubbard
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Issued By Giovanni Trambusti
Country Italy
Categories Education , Non-profit , Society
Last Updated June 11, 2020