Gli effetti nefasti della commercializzazione della marijuana


Posted June 11, 2020 by comunicatifirenze

Com’è nata la commercializzazione della marijuana? E cosa succede quando la marijuana viene commercializzata?

 
L’assetto di una nazione cambia profondamente quando la marijuana viene commercializzata. Gli impatti negativi possono intensificarsi drammaticamente e non sembra esserci modo di fermarli. Per sapere cos'è la commercializzazione e gli effetti che può creare, diamo un'occhiata alla storia della legalizzazione e della commercializzazione del Colorado.
Intanto cerchiamo di comprendere cosa sia la “commercializzazione”: la commercializzazione di un prodotto significa che viene fabbricato e venduto principalmente a scopo di lucro piuttosto che per aiutare le persone o per qualsiasi altro scopo.
Nel novembre 2000, gli elettori del Colorado hanno approvato l'uso medico della marijuana. All'epoca non c'erano coltivatori o negozi al dettaglio, quindi ai pazienti era permesso coltivare un piccolo numero di piante di cannabis per uso proprio.
Nel 2009 un grande cambiamento: un giudice ha stabilito che gli operatori sanitari potevano somministrare la marijuana a più di cinque pazienti (il limite precedente). Molte persone hanno visto l'opportunità di creare aziende per coltivarla e venderla, la corsa all’”Oro Verde” era iniziata!
Prima del 2009, non c'erano più di 5.000 persone a cui veniva prescritta marijuana. Alla fine del 2012 ce n’erano 100.000, e 500 rivendite autorizzate.
Si era partiti dal fornire un rilassamento più o meno compassionevole a poche migliaia di persone, per arrivare a migliaia di imprenditori desiderosi di fare grandi profitti.
La marijuana ricreativa era ovviamente il prossimo obiettivo. Nel novembre 2012, gli elettori del Colorado hanno modificato la loro Costituzione per legalizzare la marijuana per uso ricreativo da parte di chiunque abbia più di 21 anni. A partire dal 1 ° gennaio 2014, i negozi al dettaglio hanno aperto le loro porte e i clienti si sono messi in coda attorno all'isolato.
Naturalmente, tutte queste attività erano in concorrenza tra loro! A causa delle tasse statali, il loro prodotto era necessariamente più costoso di quello illegale. La soluzione escogitata per battere la criminalità organizzata fu di rendere i loro prodotti più potenti. E così comincio il marketing aggressivo di prodotti a base di cannabis!
Dal 2% di THC (l’allucinogeno tossico contenuto nella cannabis) degli anni ’70, si era passati al 20-30% della marijuana commerciale attuale, per arrivare ai “commestibili” (cioccolata, orsetti gommosi, crostatine, biscotti, ecc.) che possono avere percentuali bel oltre il 50% fino e oltre il 90%.
E così si è creata la situazione che ha causato la morte del diciannovenne Levy Ponga, che si è buttato dal balcone di un hotel nel 2014. Aveva consumato un intero biscotto alla cannabis, ingerendo sei volte la dose raccomandata. In preda al delirio saltò giù prima che qualcuno potesse fermarlo.
Un articolo sul sito “The Atlantic” riassume bene il fenomeno: “Questa è la natura umana. O forse è solo capitalismo. Una persona produce un prodotto superlativo, che spinge un’altra persona a migliorarla. Data l'opportunità di provare qualcosa di estremo - il più grande, il più forte, il migliore, il più folle – molte persone ci proveranno. "
Questo è ciò che accade con la commercializzazione sfrenata. Il desiderio di primeggiare tra la concorrenza porta i coltivatori a cercare di sviluppare le specie e i concentrati più potenti, senza considerare gli effetti di una droga che intossica e crea dipendenza ai loro clienti.
Come evitare che i nostri giovani cadano nell’errore di fidarsi dei media che promuovono la cannabis, dei siti internet che decantano le qualità della marijuana, degli spacciatori in cerca di nuovi clienti o persino dei loro amici più grandi che la sanno lunga?
“Un Mondo Libero dalla Droga” è un’associazione internazionale che si batte per ottenere una società nel quale la droga non costituisce più una piaga sociale. I volontari dell’associazione credono che un giovane informato sui pericoli degli stupefacenti possa decidere, pensando con la propria testa, di stare alla larga da qualsiasi ambiente dove si faccia uso di droga o se ne promuova l’uso. I giovani devono conoscere la dura verità: dove gira la droga, c’è spesso crimine e perversione sessuale.
Le attività di “Un Mondo Libero dalla Droga” consistono nell’andare nelle scuole e raccontare ai ragazzi la verità sulla droga: lezioni di due ore che includono video, dati scientifici, dati statistici e testimonianze. Un ragazzo informato sulla droga molto difficilmente ne diverrà schiavo. Anche da adulto, si rifiuterà di diventare un tossicodipendente di sostanze legali o illegali.
La Chiesa di Scientology sostiene la campagna di “Un Mondo libero dalla Droga” fin dalla sua fondazione. L’associazione organizza eventi pubblici e lezioni nelle scuole, per informare sugli effetti dannosi degli stupefacenti e degli psicofarmaci. A partire dal 2015 i volontari della campagna hanno tenuto lezioni a migliaia di ragazzi toscani delle scuole medie inferiori e superiori.
“L'arma più efficace nella guerra contro la droga è l'educazione.” L. Ron Hubbard
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Issued By Giovanni Trambusti
Country United States
Categories Education , Non-profit , Society
Last Updated June 11, 2020